Nuoto e bambini: la guida 

Da sempre il nuoto è una delle attività più indicate per i bambini: i pediatri infatti sono quasi unanimi nel definirlo lo sport più adatto per le giovani leve, e non solo. Sicuramente il bambino ha un rapporto privilegiato con l’acqua, che non dovrebbe mai dimenticare: il neonato associa l’acqua all’utero materno, ed è per questo motivo che si trova così a proprio agio in quell’ambiente.

Il bambino, in ogni fascia d’età, può nuotare senza problemi. Ad esempio da quando nasce fino ai sei mesi il nuoto può diventare fin da subito un’attività naturale: i primi mesi di vita sono quelli dove l’istinto è sempre più sviluppato, e per questo motivo bisogna far abituare il neonato a quell’atmosfera così tanto a lui cara. Ovviamente sotto la mediazione dei genitori e dell’istruttore, grazie ai quali scoprirà nuove possibilità motorie offerte dall’acqua.

Quando il bambino raggiunge un anno d’età sa gattonare e inizia a provare i primi passi: aumentando in questo modo il suo raggio d’azione, la sua curiosità aumenta sempre di più. Ed è così che il piccolino fa lo stesso in piscina: si stacca dalle braccia dei genitori e inizia ad esplorare l’ambiente circostante con l’utilizzo di braccioli e salvagenti.

La terza fascia è quella che solitamente va dai 15 ai 23 mesi: qui il bambino ha accresciuto ancora di più la sua autonomia. Inizia ad essere capace di galleggiare, e tenta i primi tuffi! Con il compimento dei due anni e qualche mese è pronto per essere separato dai genitori. Ora sarà l’istruttore a prendersi cura del nostro piccolo, insieme ai suoi compagni di nuotate! La dimestichezza che ha ora il bambino è notevole.

Più passa il tempo e più si possono iniziare attività più complesse, come percorsi acquatici e galleggiamento e immersione autonoma per raccogliere oggetti posati sul fondo vasca. Si può dire che un piccolo nuotatore in erba è già formato: con il compimento dei cinque anni infatti potrà essere iscritto ad un vero e proprio corso di nuoto.

Fatto questo rapido excursus sulle tappe che portano il nostro bimbo ad avere sempre più dimestichezza con il nuoto, bisogna anche spendere due parole sull’equipaggiamento da avere e su come garantirgli una sicurezza che possa metterlo al riparo da situazioni spiacevoli dove potrebbe rischiare la propria salute.

Intanto obbligatorio accappatoio e telo: il primo serve per asciugare il bambino appena esce dalla vasca mentre l’altro è da utilizzare subito dopo aver fatto la doccia. Per evitare poi l’effetto negativo dello sbalzo di temperatura tra la piscina e l’esterno è bene vestirsi a strati. Infine, meglio dotarsi di magliette termiche oppure anche di mute in neoprene fatte apposta per non avere freddo quando si entra in vasca. Per i neonati è sempre ottimo dotarli di pannolini indossabili in acqua, come anche di costumi impermeabili così da non avere una volta usciti pelle irritata.

Anche la cura delle orecchie è fondamentale: bisogna asciugarle e pulirle accuratamente, in modo tale che non si verifichino infezioni.